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Pensiero: Trampolino o Gabbia?

  • Agosto 16, 2018
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Pensiero : Trampolino o Gabbia?

IL PENSIERO

La parola pensiero, viene dal latino e significa “pesare con precisione”, soppesare, dare il giusto peso.
Vedere, sentire, gustare, odorare, toccare, permette di fare molto lavoro di confronto e di classificazione delle esperienze fisiche. Sono queste che poi si traducono in pensiero logico e astratto Nella vita ordinaria.
Il pensiero non è qualcosa che produciamo, ma una “chimica” nella quale siamo immersi. È dove amiamo passare la maggior parte del nostro tempo, nel quale agiamo e creiamo effetti e rispondenze.

Noi infatti “elaboriamo” pensiero, non lo produciamo: il pensiero non è parte di noi, non ci appartiene. Siamo abituati ad identificarci nei nostri pensieri, ma la verità è che noi siamo solo il canale attraverso il quale scorrono.

È interessante considerare quando crediamo di pensare, ci stiamo semplicemente ricordando di aver elaborato “qualcosa” che la mente ha adattato a sé. Praticamente viviamo in una “differita” una situazione avvenuta nel passato, riveduta e corretta dalla mente, il tutto rielaborato dai nostri pregiudizi

QUI ED ORA

Noi non siamo mai nel “qui e ora”, ma sempre nel passato o nell’idea del futuro, Noi viviamo nel “ricordo”. Usare davvero il pensiero significa essere capaci di una consapevolezza e di un potere che abbiamo disimparato ad applicare. E ricordiamoci che l’elaborazione del pensiero non avviene nel cervello. Il cervello é solo un coordinatore della mente: l’elaborazione del pensiero è un atto che riguarda tutto il nostro corpo ed in particolare alcuni organi come l’intestino e il cuore. Ma questo “pensiero”, che canalizziamo ed elaboriamo, che ci permette di elaborare la realtà e di partecipare ad un ecosistema di intelligenze, é proprio quello che ci serve per evolverci? Intendo dire, non solo per progredire e per svilupparci come specie senzienti, ma per evolverci come Coscienza?

LA VERA COSCIENZA

La vera coscienza, la vera consapevolezza, é libera dai vincoli della mente. É libera dai processi mentali, è emancipata dal pensiero stesso. Quando siamo consapevoli siamo semplicemente qui, e quindi dappertutto, ed ora, e quindi nell’eterno. Non esiste altro luogo e soprattutto non esiste altro tempo, non esistono i vincoli del passato, le limitazioni del ricordo e della memoria che ci costringono entro schemi e processi vecchi, abitudinari e pre-programmati, da noi stessi o molto più probabilmente da altri. E non esiste la tensione del futuro che mai ci permette di essere ció che dovremmo essere. Il flusso di pensiero cessa finalmente. Da quel momento, in quel momento, siamo noi ad essere, a produrre il Pensiero.

RICORDO

Solo se riuscissimo ad emanciparci dal ricordo potremmo essere nel presente. Il ricordo è sì fondamentale per l’evoluzione dell’essere, ci dovrebbe permettere di essere più consapevoli di quello che succede nel qui ed ora. Ma non basta: solo se riuscissimo e uscire dal flusso del pensiero potremmo eludere i programmi che ci allontanano dalla realtá di noi stessi e delle cose. Non si tratta solo di smettere di vivere nel ricordo e quindi di usare finalmente il pensiero in tempo reale, ma di uscire dal flusso del pensiero elaborato, di cominciare a CREARE il pensiero, essere il pensiero, anzi, superare l’idea stessa di pensiero.

Questo é possibile solo se ne siamo fuori: allora la mente, che genera l’illusione dei sensi e del tempo, si ferma e nasce la percezione del Vero, la consapevolezza del Reale.

I flussi di pensiero, che permettono lo sviluppo delle specie viventi, sono il trampolino ma anche la gabbia dell’evoluzione superiore. Sui flussi di pensiero viaggiano i limiti del pre-concetto e sono essi stessi il supporto dei programmi di controllo mentale architettati da noi stessi cosí come da forze superiori che usano questi meccanismi per rinchiuderci nella stessa gabbia che ci creiamo.

COME FARE?

Allora che cosa possiamo fare affinché il nostro percepito si concentri sul Qui ed Ora e non nel ricordo.

Diverse possono essere le soluzioni, per esempio:

La meditazione

La Meditazione é non-mente, non-tempo. Fermare la mente significa fermare il tempo, quindi meditare ti permette di vivere nel momento ogni tua sensazione. Esistono diverse forme di meditazione, ma hanno tutto un unico obiettivo, rilassare il pensiero e sganciarlo dalla mente.

Il Massaggio

Oggmassaggio e pensieroigiorno, il massaggio è associato ai trattamenti di bellezza di lusso e raramente viene considerato per ciò che è davvero: una antichissima pratica che raccoglie l’esperienza e l’inestimabile patrimonio di conoscenze dei movimenti e delle giuste stimolazioni che, in base alla localizzazione e al tipo di pressione possono produrre svariati risultati, molto utili al corpo. Uno di questi benefici è sicuramente quello di permettere al nostro pensiero di perdere ogni forma di controllo sulla realtà, permettendo così ai nostri pensieri di scorrere liberamente, a così facendo possiamo restare nel qui ed ora

…PER CONCLUDERE

Quindi essere legati al pensiero o essere preoccupati per i fenomeni che possono riguardarci nel nostro prossimo futuro significa non cogliere quanto davvero sta accadendo.

DOVE STIAMO ANDANDO

Stiamo tutti vivendo una Nuova Era, dove  le linee Energetiche-Spirituali vengono man mano “rielaborate” “Approfondite” e soprattutto “Sperimentate”
Tutto questo produrrà nuove e straordinarie condizioni di rinnovamento spirituale, ma la densità temporale, e quindi il flusso di pensiero che attraversa il nostro mondo, si sta già riducendo sensibilmente, dandoci la possibilità quindi di sfruttare un momento eccezionale per liberarci dalla illusione.
Il vuoto del pensiero apre le porte alla libertà dell’anima.

 

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